Gigi Pavarese, direttore sportivo del Sandro Abate Five Soccer ed ex direttore sportivo del Napoli è intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station R . Di seguito, un estratto dell’intervista.adio,
Pavarese: “Stasera, auguro al Napoli di vincere gara 3 a Torino e di riuscire lì dove non siamo riusciti noi”
Una stagione oltre le aspettative quella del Sandro Abate, seppur con qualche rammarico.
“Assolutamente. Abbiamo il rammarico di non aver raggiunto la semifinale. Stasera, auguro al Napoli di vincere gara 3 a Torino e di riuscire lì dove non siamo riusciti noi”
Cosa manca al calcio a 5 per diventare popolare?
“Questo è quello che stiamo cercando di fare insieme alle altre società. È uno sport magnifico. Peccato siano in pochi a seguirlo, meriterebbe ben altri palcoscenici. Dovremmo essere sui livelli del basket. Purtroppo, però, facciamo fatica ad aumentare il numero degli affezionati. Forse, perché i grandi media non vogliono puntarci. Sarebbe bello se le televisioni nazionali dessero maggiore spazio a questo sport. Darebbe un senso a quelli che sono presidenti eroici dei club di calcio a cinque. Si fanno tanti sacrifici, ci sono solo esborsi al netto di entrare pari a zero. Questo potrebbe portare maggiore interesse verso uno sport che raggiungerebbe livelli importanti. Siamo lontani anni luce da Paesi come Brasile, Argentina, Portogallo e Spagna. Ci sono giocatori importanti nel nostro Paese. Nella Sandro Abate abbiamo calciatori che potrebbero essere tra quelli di maggiore prospettiva, come Arillo, Etzi o Galletto. La crescita del nostro settore sarebbe preziosa e importante anche per attrarre giocatori”
Pavarese: “È chiaro che Conte non concederà a nessuno di cercare di entrare nel proprio giardino”
Un colpo incredibile quello di de Laurentiis, che ha portato al Napoli un tecnico come Antonio Conte.
“Del resto, non è altro che una conferma per De Laurentiis. Non dimentichiamo che in passato ha fatto sì che venissero Benitez, Sarri, che era in rampa di lancio e, soprattutto, il tanto bistrattato Ancelotti. L’arrivo di Conte servirà da acceleratore per la riconquista del senso di appartenenza. Lo stesso che fu cavallo di battaglia con Spalletti e che abbiamo perso troppo presto e con troppa semplicità. Antonio riporterà tutti su binari giusti, in modo da tornare a lottare per i posti che competono al Napoli, che potrà tornare nell’élite. La prossima stagione ci vedrà lontani dalle coppe europee, ma potrebbe essere un vantaggio in funzione della lotta al tricolore”
Quali sono gli errori che il Napoli, una volta ufficializzato Conte, non deve commettere?
“È chiaro che Conte non concederà a nessuno di cercare di entrare nel proprio giardino (di competenza). Saremo tutti incuriositi da come sarà gestito questo rapporto tra due personaggi molto forti caratterialmente. Credo, però, che l’intelligenza regnerà sovrana negli interessi del club e del popolo napoletano. Siamo tutti animati, piazza, De Laurentiis e Conte, da uno spirito di rivalsa. I giocatori saranno gli interpreti principali e non potranno sottrarsi a questa responsabilità”
Pavarese: “L’importante è che De Laurentiis non si lasci influenzare da offerte importanti”
Quali sono gli azzurri che considererebbe incedibili?
“Posso farvi io una domanda? Se non dovesse partire Osimhen? Da tifoso me lo auguro, ma chissà cosa succederebbe. Tenere Osimhen sarebbe un grandissimo sacrificio. Nell’era De Laurentiis non credo ci sia mai stato un calciatore che abbia guadagnato certe cifre. Ciò detto, se non dovesse partire, la sua permanenza renderebbe questo Napoli ancora più forte. Naturalmente, Kvaratskhelia è un giocatore che deve assolutamente restare a Napoli. Sia per il club che per l’interesse del georgiano nel suo percorso di crescita. Se può diventare un fuoriclasse? Non credo di bestemmiare, ma vedo pochi calciatori del suo talento. Mi diceva un vecchio tifoso del Toro, con le lacrime agli occhi, ‘finalmente ho rivisto Gigi Meroni’”
Se dovesse arrivare un’offerta, considererebbe incedibile anche Lobotka?
“Conta poco quel che dico, non lavoro nel club. L’importante è che De Laurentiis non si lasci influenzare da offerte importanti”
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