Domenico La Marca, avvocato ed esperto in diritto sportivo, è intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio parlando dell’inchiesta sulla Juventus e non solo. Tra i temi trattati anche la gestione di De Laurentiis con il Napoli, l’Atalanta e spazio anche ai prospetti interessanti del Mondiale. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.
Juventus, La Marca: “Dal punto di vista sportivo la normativa di riferimento è l’art 31”
“E’ una vicenda complessa e soprattutto in continua evoluzione che induce alla massima cautela e ad evitare giudizi che possano essere avventati. Da questo punto di vista mi auguro che tale situazione non sia oggetto di strumentalizzazione da parte dei non addetti a lavori che in virtù delle loro rispettive simpatie possono creare un’ulteriore clima di incertezza che non fa bene al nostro calcio che proprio l’anno prossimo è atteso da una delle sfide più importanti della storia recente del nostro movimento visto e considerato che l’Italia si è candidata come paese ospitante per Euro 2032, un’occasione più unica che rara per poter dare imput a quella rivoluzione infrastrutturale di cui ha bisogno il nostro calcio.
Ritornando alla questione centrale si è ancora nell’ambito delle ipotesi accusatorie e bisognerà attendere come evolverà l’eventuale operato della giustizia sportiva. Come ampiamente detto dal punto di vista sportivo la normativa di riferimento è l’art 31 di Giustizia Sportiva della Figc nello specifico violazioni in materia gestionale ed economica che prevede un elenco di sanzioni a seconda delle accuse mosse. In particolare il comma 3 della suddetta normativa prevede l’ipotesi che se una società si accorda con i propri calciatori in merito a compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali vigenti, sarà punita con l’ammenda alla quale si potrà aggiungersi una penalizzazione di uno o più punti in classifica”.
Juventus, La Marca: “Diversa la situazione, in cui le presunte violazioni abbiano come finalità quella di ottenere l’iscrizione ad una competizione”
“Diversa la situazione, nel caso più remoto, in cui le presunte violazioni sia state compiute con la finalità di ottenere l’iscrizione ad una competizione cui il club non avrebbe potuto essere ammesso sulla base delle disposizioni vigenti allora lo scenario potrebbe cambiare con sanzioni che vanno dalla penalizzazione, alla retrocessione, all’esclusione, fino alla revoca del titolo. In merito alla questione plusvalenze ci sono stati due gradi di giudizio da parte della giustizia sportiva e quindi rientriamo anche nell’ambito del principio del “ne bis in idem” visto che la Juventus, come altre società, è stata prosciolta, pertanto sarà difficile che si potrà ritornare sulla questione a meno che non emergano nuovi ed importanti fatti.
In generale l’emergenza del Covid ha scoperchiato il vaso di Pandora in merito alla difficile situazione economica-finanziaria del nostro calcio, mi dispiace che le società non abbiano fatto fronte comune per trovare delle soluzioni concrete per permettere al nostra sistema calcistico di risollevarsi basti pensare ai differenti punta di vista in merito all’assegnazione dei diritti televisivi, maggiore fonte di introiti per le casse dei nostri club di A”.
Napoli, La Marca: “De Laurentiis ha avuto il coraggio di liberarsi di alcuni ingaggi pesanti”
“Dinanzi ad uno scenario dal quale comunque si percepisce una situazione di assoluta difficoltà del nostro calcio, mi permetto di evidenziare il grande operato del Napoli e del presidente De Laurentiis, che ha avuto il coraggio di “liberarsi” di alcuni ingaggi pesanti e ha dimostrato non solo ad una in origine scettica piazza napoletana ma all’intero calcio italiano che è possibile costruire una rosa all’altezza pur non investendo cifre folli per cartellini ed ingaggi dei calciatori.
Napoli, La Marca: “De Laurentiis ha tracciato la strada che credo i club italiani debbano seguire”
“De Laurentiis ha tracciato la strada che credo i club italiani debbano seguire, per troppi anni la Serie A è diventata la meta di campionissimi agli ultimi sgoccioli della loro luminosa carriera e soprattutto nell’ultimo periodo con il termine “istant team” si è giustificata l’assenza di programmazione e pianificazione da parte di alcuni nostri top club.Il Napoli soprattutto con l’ultimo mercato ha aperto nuovi scenari, dimostrando che è possibile acquistare potenziali campioni anche se giocano in Georgia o sono di nazionalità sudcoreana, il calcio si sta trasformando e la proprietà azzurra forse è stata una delle prime ad intuire questo vento di cambiamento e da questo punto di vista il mondiale con la partecipazione agli ottavi di tre ben compagini asiatiche è il segno tangibile di questa aria di rinnovamento.”
Gvardiol, La Marca: “Sta giganteggiando, ha una valutazione sugli 80 milioni”
“Nella prossima sessione di mercato e nelle future mi aspetto maggiore coraggio da parte dei club italiani, bisogna assumersi dei rischi soprattutto quando si tratta di puntare sui giovani, in questo mondiale sta giganteggiando Gvardiol, centrale classe 2002, che oggi ha una valutazione sugli 80 milioni, difatti è già corteggiato dal Chelsea, ma nel 2021 il Lipsia ha avuto l’abilità di investire una cifra vicina ai 20 milioni su un ragazzo che in Croazia tutti consideravano un predestinato. Un certo senso lo stesso discorso dicasi per Hincapié, il Leverkusen ha investito per lui solo 7 milioni mentre adesso vale 35-40 milioni. Senza contare Enzo Fernandez che avrebbe fatto comodo a tante squadre italiane e che il Benfica si è assicurato per una cifra irrisoria rispetto al suo enorme potenziale.
Atalanta, La Marca: “Si parla spesso del settore giovanile ma ci si dimentica l’incredibile capacità del suo scouting”
“Da questo punto di vista vorrei fare i complimenti ad un club come l’Atalanta, che spesso si parla giustamente del suo settore giovanile ma ci si dimentica l’incredibile capacità del suo scouting di operare nel mercato internazionale. Non è un caso che questa società abbia ha investito delle somme relativamente importanti per due ragazzi che rappresentano due modi diversi di fare mercato, mi riferisco a Lookman, giocatore relativamente giovane e per certi versi dal potenziale inespresso che la compagine orobica ha inserito nel contesto tecnico-tattico ideale per permettergli di fare il definitivo salto di qualità e a Hojlund, qui invece parliamo di un giovanissimo visto che si tratta di un classe 2003, che Gasperini sta gestendo alla perfezione, sono convinto che nel breve giro di qualche anno il danese sarà uno dei uomini copertina della nostra Serie A.”
Leggi anche