Domenico Maietta, ex calciatore, tra le altre, di Empoli e Verona è intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, per parlare del Napoli. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.
Napoli, Maietta: “Parliamo di calciatori che hanno sempre dato il massimo, fornendo un apporto importante per il raggiungimento degli obiettivi delle proprie squadre”
De Laurentiis ha affermato che gli azzurri hanno giovato della cessione di alcuni giocatori divenuti ormai demotivati, è stato questo il segreto del Napoli?
“I fatti danno ragione a De Laurentiis. Tuttavia, se penso alle bandiere dei grandi club italiani, non vedo nessuna demotivazione. Parliamo di calciatori che hanno sempre dato il massimo, fornendo un apporto importante per il raggiungimento degli obiettivi delle proprie squadre. Il problema, anzi, sono i calciatori stessi, non ci sono più le bandiere di una volta. Oggi i giocatori ricercano le proprie ambizioni, e soprattutto la ricchezza di contratti importanti”.
Maietta: “Andrebbero inserite delle clausole che vietino la vendita per tutta la durata del contratto. Oggi basta qualche mese di prestazioni eccellenti per porre immediatamente alla ribalta i calciatori”
Il problema, dunque, risiede nelle dinamiche del calcio moderno?
“Andrebbero inserite delle clausole che vietino la vendita per tutta la durata del contratto. Oggi basta qualche mese di prestazioni eccellenti per porre immediatamente alla ribalta i calciatori, che immediatamente si rendono disponibili a nuove avventure, ma anche per far lievitare i prezzi del cartellino. In tal senso mi sento di citare il caso di Frattesi, che dopo una sola stagione sembra essere valutato già sui quaranta milioni. È una questione di business, che tende anche a destabilizzare i giocatori stessi”.
Napoli, Maietta: “È stata una squadra bella da vedere. Un Napoli che vantava sicurezza, consapevolezza, e che riusciva a lavorare di reparto”
Che partita è stata a Francoforte?
“È stata una squadra bella da vedere. Un Napoli che vantava sicurezza, consapevolezza, e che riusciva a lavorare di reparto. I partenopei però giovavano anche della qualità dei singoli. Osimhen attaccava sempre l’area e costituiva un pericolo costante, Kvara invece mostrava un calcio che non si vedeva da tempo, fatto di velocità e dribbling”.
Napoli, Maietta: “Giocare con spensieratezza, senza troppe pressioni ed aspettative, ti consente di raggiungere prestazioni e risultati importanti”
Kim altra rivelazione della stagione?
“E’ diventato uno dei miei giocatori preferiti. Essendo stato un difensore, spesso lo guardo senza palla, e posso confermare la sua attenzione, sempre alta e costante. Il coreano è un grande difensore anche nelle letture, parliamo di un giocatore eccezionale”
I risultati possono indurre, come nel caso del Napoli, ad andare oltre i propri limiti?
“Giocare con spensieratezza, senza troppe pressioni ed aspettative, ti consente di raggiungere prestazioni e risultati importanti. Quando ero al Verona e segnai contro il Torino mi avvalevo, infatti, della forza del gruppo, e credo che al Napoli sia lo stesso. Le prestazioni degli azzurri sono anche frutto della fiducia, ma soprattutto della compattezza. È un gruppo unito, quello degli azzurri. In tal senso è emblematica la scena di Osimhen che rincuora Kvaratskhelia dopo il rigore fallito, consentendo al georgiano di non risentirne nella prestazione”.
Maietta: “Sicuramente Spalletti cambierà qualche giocatore. Tuttavia, non credo che il gioco possa risentirne, gli azzurri vantano una mentalità vincente”
Prevede dei cambi contro l’Empoli?
“Sicuramente Spalletti cambierà qualche giocatore. Tuttavia, non credo che il gioco possa risentirne, gli azzurri vantano una mentalità vincente ed anche una panchina lunga e di qualità. L’Empoli dovrà fare i conti con alcune assenze importanti, ma daranno il massimo per sfruttare la vetrina di una gara contro una big”.