Marco Rossi, attuale commissario tecnico dell’Ungheria ed ex calciatore dell’Eintracht è intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.
Rossi: “Nello specifico ci saranno valide ragioni di sicurezza. Di sicuro, ciò che salta agli occhi rispetto al resto d’Europa è l’inadeguatezza infrastrutturale del nostro paese”
Prossimi impegni della nazionale ungherese?
“Giocheremo una prima amichevole, e successivamente una gara di qualificazione per l’europeo contro la Bulgaria”
Glasner ha ironizzato sulla mancanza dei tifosi tedeschi, quanto ritiene sia indietro l’Italia in questo aspetto?
“Nello specifico ci saranno valide ragioni di sicurezza. Di sicuro, ciò che salta agli occhi rispetto al resto d’Europa è l’inadeguatezza infrastrutturale del nostro paese. Parliamo di fattori fondamentali per la competitività del nostro calcio. Tutto ciò nonostante un campionato nostrano sicuramente che si conferma di assoluto valore. Perché, nonostante la crisi e le critiche, abbiamo portato già due squadre ai quarti”
Rossi: “Sono sempre restio a commentare quando qualcuno parla di soldi e conti economici. Credo sia compito di un allenatore preoccuparsi degli aspetti tecnico-tattici, piuttosto che finanziari”
Giudizio sulla gara dei nerazzurri, ed in particolare sulle dichiarazioni di Inzaghi?
“Sono sempre restio a commentare quando qualcuno parla di soldi e conti economici. Credo sia compito di un allenatore preoccuparsi degli aspetti tecnico-tattici, piuttosto che finanziari. I giudizi veri e prori, ritengo spettino ai tifosi ed ai vertici societari. Quando alleni una grande squadra come l’Inter sei sottoposto sempre ad una notevole pressione. Accade di poter essere criticati anche immeritatamente, sino ad indurre a togliersi qualche sassolino quando l’occasione ne offre l’opportunità. Inzaghi, tuttavia, sta facendo bene all’Inter, ed i quarti sono un grande successo per la società”
Rossi: “Il fatto di essere giovani, ed allenare a grandissimi livelli, è sintomo di un calcio che sta cambiando. La gioventù non è sinonimo di innovazione, così come l’anzianità non è sinonimo di esperienza”
Smith, Sellés e Nagelsmann allenatori di successo senza una carriera da calciatore: anche l’Italia raggiungerà questo traguardo?
“Il fatto di essere giovani, ed allenare a grandissimi livelli, è sintomo di un calcio che sta cambiando. La gioventù non è sinonimo di innovazione, così come l’anzianità non è sinonimo di esperienza. In Italia l’accesso a determinate panchine pare comunque difficile, quasi una prerogativa di ex calciatori. Partire dal basso complica sicuramente le cose ad aspiranti allenatori italiani”
Napoli, Rossi: “L’unico nemico del Napoli, sia in Italia che in Europa, può essere la convinzione che tutto può arrivare automaticamente”
Quali possono essere i pericoli per il Napoli contro l’Eintracht?
“L’unico nemico del Napoli, sia in Italia che in Europa, può essere la convinzione che tutto può arrivare automaticamente. Se gli azzurri manterranno alta l’attenzione, è una squadra destinata ad arrivare lontano, anche nel prossimo futuro. Le basi per aprire un ciclo ed arrivare lontano ci sono, e la società meriterebbe il successo per quanto sinora fatto”
Napoli, Rossi: “Stiamo parlando dell’eccellenza nel ruolo. Molto spesso, a far si che un giocatore renda nel ruolo, contribuisce il rendimento della squadra. I difensori, a volte, sono chiamati a prestazioni eccezionali perché il gruppo non rende al massimo”
Quale è il suo pensiero sul dualismo Koulibaly-Kim?
“Stiamo parlando dell’eccellenza nel ruolo. Molto spesso, a far si che un giocatore renda nel ruolo, contribuisce il rendimento della squadra. I difensori, a volte, sono chiamati a prestazioni eccezionali perché il gruppo non rende al massimo. Altre, invece, i difensori giovano della protezione di una squadra che fornisce una ottima espressione di gioco collettiva. Koulibaly, al Chelsea, ha risentito del trasferimento in virtù di una organizzazione difensiva dei blues non propriamente. Ritengo, dunque, che siano le qualità della squadra ad aver inciso sulle prestazioni eccellenti dei due difensori”
Napoli, Rossi: “Se potessi scegliere, preferirei non incontrarli mai. Hanno dimostrato di poter essere l’ago della bilancia della squadra”
Chi eviterebbe di affrontare tra Kvaratskhelia ed Osimhen?
“Se potessi scegliere, preferirei non incontrarli mai. Hanno dimostrato di poter essere l’ago della bilancia della squadra. Due calciatori ancora molto giovani, che possono riservare ancora molte soddisfazioni ai tifosi, ed a sé stessi. Il centravanti si trova spesso ad essere marcato da vicino, con l’ausilio dei compagni di reparto. Sull’esterno, invece, è più facile potersi districare nell’uno contro uno. In tal senso, il georgiano è inarrestabile”
Crisi in attacco della nazionale?
“In parte si tratta di fisiologici periodi di crisi, che però non deve indurre a nessun allarme per il movimento. L’Italia, nonostante i recenti insucce”
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