Mario Ielpo, ex calciatore del Milan è intervenuto a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio,  per parlare del Milan. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.

Ielpo: “Il calcio è un mistero, nessuno può prevedere quello che sarà l’esito di una partita tra due squadre fortissime”

Le motivazioni della Champions, tra Napoli e Milan, saranno differenti dalla gara di domenica?
“Il calcio è un mistero, nessuno può prevedere quello che sarà l’esito di una partita tra due squadre fortissime. Il Napoli ha, sin qui, avuto una continuità strabiliante. Anche il Milan, però, potrà dire la sua. Non escludo che una sconfitta tanto larga possa servire agli azzurri per riprendere le distanze, e la giusta considerazione, dell’avversario”

Milan, Ielpo: “Era evidente che il problema del Milan fosse principalmente legato all’addio di Kessiè. Bennacer e Tonali, infatti, facevano fatica a coprire tutto il campo”

Quanto è stato importare l’innesto di un giocatore muscolare come Krunic?
È stata una mossa importante. Era evidente che il problema del Milan fosse principalmente legato all’addio di Kessiè. Bennacer e Tonali, infatti, facevano fatica a coprire tutto il campo. L’inserimento del bosniaco ha consentito alla squadra di raggiungere l’equilibrio che mancava, e che si è cercato con una difesa a tre che, d’altro canto, determinava inferiorità numerica a centrocampo. In ogni caso, credo che al Milan serva un centrocampista in più”
Come giudica l’attuale situazione degli stadi italiani, e del loro probabile sviluppo?
“E’ il problema di questo Paese, dove realizzare qualsiasi cosa sembra impossibile. Mi sembra assurdo, però, parlare di stadi come monumenti. Uno stadio serve a fare intrattenimento, e se non utilizzati per il loro scopo rischiano di cadere in disuso. È un tema che necessita di interventi decisi e che possano modernizzare le infrastrutture, come fatto in Inghilterra con Wembley. Per quanto ritiene San Siro, andrebbe considerato il problema delle due squadre cittadine, e dell’eventuale locazione in assenza del Meazza”

Ielpo: “Le gare tra Napoli e Milan sono sempre state equilibrate. L’assenza di Osimhen, tuttavia, credo si sia fatta sentire, soprattutto nella fase di massima spinta degli azzurri”

De Zerbi, candidato al post Inzaghi, dimostra che il calcio italiano è ricco di talenti della panchina, visti però con diffidenza?
“De Zerbi ha già dimostrato di essere un grande allenatore. Il problema, però, è che in Italia si pretende tutto e subito. Una squadra come l’Inter, dopo due mesi di incertezze, rischierebbe di mettere in discussione anche un tecnico come l’attuale allenatore del Brighton. Bisognerebbe evitare la pressione eccessiva, e lasciare lavorare un tecnico”
Crede che l’assenza di Osimhen abbia influito sulla prestazione dei partenopei?
“Le gare tra Napoli e Milan sono sempre state equilibrate. L’assenza di Osimhen, tuttavia, credo si sia fatta sentire, soprattutto nella fase di massima spinta degli azzurri. Poter giovare della presenza di un calciatore come il nigeriano avrebbe infatti potuto fare la differenza”
Sul primo gol segnato da Leao, non crede che Meret abbia qualche responsabilità?
“E’ una situazione difficile da valutare. Quando ti arriva un giocatore davanti, e libero, è fondamentale muoversi in anticipo. Si può, dunque, anticipare o scegliere di star fermi. Sono scelte, in situazioni davvero complicate”

Ielpo: “Sarri è un allenatore che stimo molto, anche se cerca sempre, ed eccessivamente, scuse ai suoi insuccessi. È difficile prevedere qualcosa nel calcio, il Napoli ne è l’esemplificazione più emblematica”

Maignan miglior portiere del campionato?
“Sta facendo benissimo. Ha vinto due campionati, con Milan e Lille. Non stiamo parlando di successi con il Real Madrid. Ciò aiuta a comprendere quanto sia speciale, per autorevolezza e carisma. Tra i migliori, non soltanto in Italia”
Lazio sorpresa di questo campionato, grazie anche alla gestione di Maurizio Sarri?
“Sarri è un allenatore che stimo molto, anche se cerca sempre, ed eccessivamente, scuse ai suoi insuccessi. È difficile prevedere qualcosa nel calcio, il Napoli ne è l’esemplificazione più emblematica. Nessuno si sarebbe aspettato il successo odierno. Anche con Sarri, bisognerà attendere quello che potrà essere lo sviluppo del suo percorso laziale, senza pretendere la certezza del successo e tenendo in considerazione ogni eventuale fattore che possa determinarlo”

Francesca Pia Muscerino

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