A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Davide Dionigi, allenatore ed ex calciatore del Napoli Di seguito, un estratto dell’intervista.
Dionigi: “Bisogna capire se squadra e società credono in quel che fa Garcia”
Come si può gestire una situazione come quella che vive Garcia?
“Non è una situazione semplice. È evidente sia venuta a mancare la fiducia, soprattutto per i risultati che non arrivano. Tuttavia, sono sempre del parere che andrebbe garantito tempo, soprattutto quando ci sono nuovi progetti. Bisogna capire se squadra e società credono in quel che fa Garcia. Il dilemma, alla fine, è sempre lì. È inutile stare nel grigio, o si dà fiducia – dando un segnale forte – o si sceglie di cambiare. Più passa il tempo e più mi pare ci sia sfiducia”
Dionigi: “Napoli non si rifiuta mai, e credo vada fatto un discorso più ampio”
Come affronta, un calciatore, queste dinamiche?
“Non voglio credere ci siano complotti. Il calciatore, quando va in campo, ci tiene a dare il massimo ed ottenere risultati. Una situazione come questa, però, tende a fornire, involontariamente, degli alibi ai giocatori. È per questo che, con una decisione forte, va tolto ogni alibi ai giocatori”
Perché molti allenatori importanti rifiutano il Napoli?
“Napoli non si rifiuta mai, e credo vada fatto un discorso più ampio. Quel che credo è che, dopo uno scudetto vinto dopo trentatré anni, fare meglio è molto difficile. Confermarsi sarebbe stata dura ed accettare una scommessa del genere non sarebbe stato facile per nessuno, nemmeno per Guardiola. Negli occhi della gente rimane l’annata della scorsa stagione. È per questo che un minimo di attenuanti andrebbero riconosciute”
Dionigi: “Garcia è convinto che, nel tempo, tali idee possano portare risultati”
Sarebbe stato d’aiuto un intervento della società volto, ad inizio stagione, a garantire i giusti tempi per un nuovo progetto?
“Sono d’accordo. A volte, si rischia anche di smorzare l’entusiasmo della piazza, seppure tali dichiarazioni avrebbero alleggerito la pressione sul sostituto di Spalletti. La mancanza di risultati comporta sempre delle polemiche, ma otto o nove partite non possono decretare l’esito di tutto un progetto tecnico”
La gestione di Garcia, anche durante i novanta minuti, è stato oggetto di polemica.
“Ogni allenatore ha la propria idea ed è giusto la porti avanti. Garcia è convinto che, nel tempo, tali idee possano portare risultati. A mio parere, è giusto che Garcia continui seguendo le proprie convinzioni. Quando si sceglie un allenatore e, dunque, un nuovo progetto, deve essere concesso anche il giusto tempo per poterne dare applicazione. Non credo ci sia una colpa principale da attribuire. Credo si tratti di un equivoco”
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