A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gigi De Canio, ex allenatore del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.

Napoli, Gigi De Canio: ” Essendo calcio d’agosto questa amichevole ha una rilevanza pressoché nulla”

Ieri, il Napoli ha svolto la prima partita stagionale sotto la guida di Antonio Conte. Il calcio d’agosto può già essere utile ad un’analisi?
“Intanto, è la prima sgambata. Sotto il profilo puramente numerico, o relativo alle aspettative, ha poca importanza, se non per l’allenatore”
Che indicazioni sono arrivate per Antonio Conte nella gara contro l’Anaune? Ragazzi come Marin e Mazzocchi possono giocarsi una maglia da titolare?
“Lo deciderà Conte, ma non ora. Essendo calcio d’agosto, anche questa amichevole ha una rilevanza pressoché nulla, se non per una osservazione attenta del tecnico. Indicazioni importanti potranno arrivare nei prossimi impegni”

Napoli, Gigi De Canio: ” Si potrebbe pensare di adeguare il modulo alle diverse esigenze della partita”

Può essere il 3-4-2-1 il modulo che, come accaduto ieri, privilegerà Antonio Conte?
“Penso di sì. Da quando lui ha parlato di Kvaratskhelia e delle sue caratteristiche, di come lo vede lui, mi sono fatto un’idea che sarebbe andato in questa direzione. Si potrebbe pensare di adeguare il modulo alle diverse esigenze della partita”
Ngonge potrebbe essere un titolare della prossima stagione?
“Credo che adesso sia prematura qualsiasi considerazione. Giorno per giorno i giocatori potranno conquistarsi il proprio spazio. La capacità di risposta alle sollecitazioni del tecnico, così come alle sue indicazioni, saranno importanti. Se faranno capire che i suoi insegnamenti sono diventati qualcosa che gli appartiene e sono pronti per realizzarli in campo lo dimostreranno negli allenamenti”

Conte, De Canio: “Antonio difenderà sempre i suoi giocatori”

Con Conte c’è sempre l’occasione di poter ambire ad una maglia da titolare grazie all’impegno dimostrato negli allenamenti, senza preclusioni a priori?
“Così come chi pensa di essere stato promosso a pieni voti, se all’allenamento successivo fa qualcosa in meno, è molto facile che retroceda. Tra le tante qualità di Conte, c’è la sua assoluta coerenza con il suo pensiero. Lo evidenzia in qualsiasi situazione. Antonio difenderà sempre i suoi giocatori, esalterà le loro caratteristiche, ma loro dovranno darsi anima e corpo ai suoi dettami”

Gigi De Canio: “Tante proprietà straniere guardano ad un mercato globale, pescando dal mercato internazionale”

Crede che in Italia si punti poco sui nostri talenti oppure che ci sia un impoverimento qualitativo?
“E’ un discorso molto ampio. La risposta che potrei dare presuppone una valutazione generale, che parte da lontano e coinvolge anche la Federazione, persino la stampa. Quel che posso dire è che quanto accade oggi è la naturale conseguenza delle regole del nostro calcio. Tante proprietà straniere guardano ad un mercato globale, pescando dal mercato internazionale. Sottolineiamo come l’Inghilterra è, da sempre, un mercato aperto agli stranieri, ma ciò non toglie che i talenti inglesi possono comunque essere valorizzati”

Lecce, Gigi De Canio: “Può capitare che un presidente, come mi è accaduto a Lecce, si lamenti delle eccessive spese”

Lecce primavera con troppi stranieri? “Quando ho svolto il ruolo di allenatore-manager al Lecce, avevo in mente di poter sfruttare talenti delle primavere in prima squadra, come Donati e Bertolacci. Il mio ruolo, però, andò a toccare delle sfere che non avrebbe potuto toccare. Sapete come viene percepito il ruolo dell’allenatore-manager in Italia. L’allenatore è quella figura a cui vengono affidati i giocatori, che devono garantire i risultati. A lui vengono affidati i destini della società, pur essendo l’anello debole della catena. Non ci si dovrebbe legare al risultato e all’immediatezza di quest’ultimo. Guardiamo l’esempio dell’Atalanta, che si affida allo stesso tecnico da otto anni ed è riuscita a trionfare in Europa, continuando un progetto sostenibile per il club. Non si tratta di fare l’allenatore manager, ma di impegnarsi in relazione a quella che è la dimensione del club. A volte, però, ci si imbatte in giudizi sommari. Può capitare che un presidente, come mi è accaduto a Lecce, si lamenti delle eccessive spese. Mi permetterei di rispondere che la soluzione sarebbe un progetto che punti sui giovani. L’Empoli, difatti, dimostra che la crescita e valorizzazione dei giovani può essere la strada da intraprendere in relazione alla dimensione di un club, senza eccessivi timori su una eventuale retrocessione. Corvino, ad oggi, intraprende un progetto che consente di ridurre il monte ingaggi e, allo stesso tempo, di poter consentire un guadagno sulle plusvalenze, in futuro. Sul fatto che la primavera sia composta esclusivamente da stranieri, sarebbe difficile esprimersi perché non si è a conoscenza di quelle che sono le condizioni che hanno condotto a questa soluzione”

 

a cura di Virginia Trapani

 

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