A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Onofri, allenatore ed ex calciatore del Genoa. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Onofri: “Con il rientro di Osimhen vedrei bene Raspadori dietro la punta nel 4-2-3-1”
Con la rosa a disposizione, non crede che sia il 4-2-3-1 il modulo più congeniale per gli azzurri?
“Nei numeri scritti alla lavagna credo poco o niente. Sono i movimenti dei giocatori a determinare un modulo. È ovvio che ci sono delle tendenze, come giocare con una o due punte, la difesa a quattro o la tre. Durante la gara, però, i giocatori si muovono… Per ciò che riguarda il Napoli, al di là della situazione attuale, Mazzarri si è attenuto umilmente ai precedenti di Spalletti e Garcia. Ci sono stati dei cambi di modulo ma, con il rientro di Osimhen, vedrei bene Raspadori dietro il nigeriano, anche nel 4-2-3-1. Il calciatore italiano ha grandi movimenti e potrebbe essere utile alla manovra. Anche sugli esterni il Napoli può dirsi ben fornito. Ciononostante, il problema del Napoli non credo sia dovuto agli schemi, quanto, piuttosto, alla scarsa propensione con uno spartito che, invece, la passata stagione gli azzurri interpretavano alla perfezione”
Onofri: “Gilardino adatta lo schieramento alla squadra avversaria”
Gilardino è un tecnico che sta sorprendendo. Cosa pensa dell’allenatore del Grifone?
“Ho una grossa stima di Gilardino, sia come allenatore che come persona. Sta trasmettendo al proprio staff ed ai giocatori grande umiltà. Non ha un disegno da fare sempre con gli stessi colori, ma si adegua all’avversario. A differenza di tecnici come Gasperini, adatta lo schieramento alla squadra avversaria. Ad oggi, questa strategia sta portando risultati ad una squadra che si conferma davvero tosta da affrontare”
Onofri: “Schiererei sempre Raspadori perchè è un giocatore polivalente”
Crede sia giunto il momento di dare fiducia a Raspadori, viste le difficoltà in fase realizzativa di Simeone?
“Sono domande che appartengono a chi li allena ogni giorno, vede le loro condizioni ed apprezza il modo di allenarsi e di stare in campo. Per quanto attiene il valore del giocatore, schiererei sempre Raspadori. Lo vedo come punta centrale ma anche come uno che può dettare il passaggio alla punta o andare in sovrapposizione sugli esterni, creando una superiorità numerica. È un calciatore polivalente”
A cura di Sabato Peluso
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