A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Jeda, ex calciatore, tra le altre, di Lecce e Cagliari. Di seguito, un estratto dell’intervista.

 

Jeda, JSA: “Il ricavato andrà ad Alice For Children”

 

Lei ha avviato una recente iniziativa benefica?
“L’Accademy JSA (Jeda Soccer Accademy) ha avviato un’iniziativa in cui faremo questo evento benefico. Una gara contro la Nazionale artisti, domani dalle ore 18:00 in zona Milano. Siamo, dunque, impegnati anche nel campo della beneficenza. Uno degli obiettivi che vorremmo raggiungere in futuro. Il ricavato andrà ad Alice For Children, una fondazione attiva soprattutto nel Kenya. Vorremmo, in futuro, espandere la nostra collaborazione anche con altre organizzazioni. Il nostro desiderio è quello di poter essere d’aiuto. Per questo ci auguriamo che possano partecipare molte persone”

 

Jeda, Lecce: “Ho visto un gran Lecce”

 

Si può dire che il Lecce è la vera sorpresa di questo campionato?
“Se parliamo di questo inizio di campionato, assolutamente sì. Non credo ci sia alcun problema a dirlo. Nonostante la sconfitta contro la Juventus ho visto un gran Lecce. Una squadra in forma che gioca con grande entusiasmo. È il frutto di un lavoro straordinario della società, e della gestione di un tecnico che aveva soltanto bisogno della giusta occasione. Complimenti ai giallorossi”

 

Jeda, Garcia: “Sono convinto che ci sia stato un costruttivo confronto”

 

Napoli in ripresa nelle ultime giornate. Da cosa è dipeso la crescita recente degli uomini di Garcia?
“Credo che fare il paragone con la squadra di Spalletti non sia né bello né giusto. Ogni allenatore ha la propria filosofia. Garcia, però, deve capire che non è lui ad essere il fattore più importante della squadra. Sono i calciatori che scendono in campo, e sarà fondamentale entrare nella loro testa. Il tecnico francese dovrà capire la squadra e, soprattutto, maturare un rapporto con la squadra. Non credo che i giocatori non vogliano sposare le idee di gioco dell’allenatore. Sono, però, convinto che serva una sintesi tra le visioni di calciatori e mister, a cui non va imposto un assetto di gioco. Sono convinto che, proprio a tal fine, ci sia stato un costruttivo confronto”

 

Jeda, Napoli: “Lo scudetto non è stato vinto per caso, i calciatori sono forti”

 

Cosa succede in uno spogliatoio quando non arrivano i risultati?
“Si è parlato autogestione, ma non si tratta di quello. Ci deve essere un rispetto reciproco. L’allenatore ha la sua importanza, è lui che comanda. Tuttavia, un tecnico deve sapere che in campo scendono i giocatori, e che non è lui la persona che più conta. Quando non arrivano i risultati è chiaro ci sia nervosismo, ma si tratta di momenti che, nel calcio, possono capitare. Anche al Cagliari, sotto la guida di Allegri, ci capitò di dover aspettare la settima giornata per conquistare la prima vittoria. Quel che è fondamentale è un confronto costruttivo tra la squadra e l’allenatore, in modo che i calciatori possano adeguarsi al meglio alle richieste del mister. È importante, inoltre, che un allenatore non arrivi nello spogliatoio ad imporre una leadership, anche se avesse vinto diversi titoli. Lo Scudetto non è stato vinto per caso, i calciatori sono forti. A tal motivo un confronto può essere costruttivo”

 

Jeda, Calciatori decisivi: “Krstovic mi ha impressionato parecchio”

 

Un calciatore, sia del Napoli che del Lecce, che potrà essere decisivo nella sfida di domani?
“Sono grande fan di Osimhen, ma è chiaro che Kvaratskhelia possa essere uno di quei calciatori che spostano gli equilibri. Per quanto riguarda il Lecce, Krstovic è un giocatore che ammetto mi ha impressionato parecchio. Vantare una tale incisività, al primo anno in Italia, non è da tutti…”

 

a cura di Virginia Trapani

 

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