FABRIZIO CAPPELLA
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabrizio Cappella, giornalista Rai. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Come giudica la prima gara di Spalletti sulla panchina dell’Italia?
“I meccanismi e gli automatismi che Luciano ha portato al Napoli non potevano arrivare con così poche sedute di lavoro. Molti azzurri dovevano partire da zero, come i difensori abituati alla linea da tre. Non era pensabile, dunque, una trasformazione completa. Si poteva suppore una reazione mentale, anche se sono venuti fuori vecchi errori. Per larghi tratti ho visto una squadra non in grado di tirare fuori quella cattiveria necessaria per strappare i punti necessari. Una volta si diceva che l’Italia venisse fuori nei momenti di difficoltà. Adesso mi sembra sia diventato l’opposto…”Può esserci anche un problema di appartenenza di alcuni calciatori che vestono l’azzurro dell’Italia?
“Spalletti ha voluto lasciar intendere qualcosa in tal senso quando ha detto che la maglia della Nazionale deve essere sulla tua pelle, sotto quella del club. Forse, voleva risvegliare un po’ di orgoglio ed amor proprio patriottico. Ci sono nazionali che giocano semplicemente per l’ardore di difendere i propri colori. Un aspetto che, nel nostro caso, non viene sempre espresso. Fa riflettere la differenza di prestazioni che molti calciatori evidenziano tra squadra di club e nazionale”
Natan, Fabrizio Cappella: “Arriverà il momento in cui bisognerà testare la prontezza del difensore”
Questa settimana potrà essere importante per Natan ai fini di un atteso esordio con la maglia del Napoli?
“Non c’è dubbio che Garcia voglia essere sicuro al 100% di schierare Natan senza esporlo a rischi. Le spiegazioni fornite circa la mancanza di confidenza con la lingua sono cadute nel vuoto nel caso di altri calciatori. Lindstrom, infatti, è stato impiegato subito. Credo che, dunque, il calciatore non sia stato ritenuto ancora pronto. Esporre ad un errore decisivo un ragazzo come Natan potrebbe voler dire bruciarlo in partenza. La possibilità di far commettere un errore a Juan Jesus è rimediabile, mentre nel caso di Natan si rischierebbe di compromettere non soltanto una gara, ma un’intera stagione. Ciò detto, c’è stata qualche occasione in cui si sarebbe potuta concedere l’opportunità al brasiliano di calcare il prato del Maradona. Arriverà il momento in cui bisognerà misurare la prontezza del difensore, ed in cui bisognerà gettarlo nella mischia. Juan Jesus non è, infatti, una soluzione che può garantire continuità”
Donnarumma, Fabrizio Cappella: ” Sono convinto che sarà ancora Donnarumma a difendere i pali della Nazionale”
Le incertezze di Donnarumma possono aprire spiragli per Vicario, Meret e Provedel?
“La valutazione di un portiere viene fatta sotto diversi punti di vista, tra questi quegli errori decisivi in cui Donnarumma non è la prima volta che ricade. Ha un passato ‘importante’ in tal senso, anche se sono convinto che le cose non cambieranno in breve tempo. Spalletti ha dimostrato, anche nei due anni napoletani, di non essere un tecnico tendente a punire nell’immediato l’errore dei suoi. Sono convinto, pertanto, che sarà ancora Donnarumma a difendere i pali della Nazionale, a patto che possa garantire qualità e continuità nelle prestazioni”
De Laurentiis, Fabrizio Cappella: “Dire che i giornalisti stanno scrivendo sciocchezze indirizza l’attenzione sul contenuto del comunicato, più che sui termini coloriti”
De Laurentiis ha recentemente citato un articolo del Fatto Quotidiano che intendeva sdoganare il termine ‘cazzate’ riferito al recente comunicato del club partenopeo.
“Il problema, per quanto evidente, non è solo il termine poco elegante. Dire che i giornalisti stanno scrivendo sciocchezze indirizza l’attenzione sul contenuto del comunicato, più che sui termini coloriti”.
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