A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Domenico La Marca, avvocato ed esperto in diritto sportivo. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.
La Marca: “La Juventus aveva nonostante tutto la possibilità di giocarsi ancora le sue chances per la qualificazione in Champions”
La Juventus – “Non era facile scendere in campo dopo poche ore dalla pronuncia della Corte Federale ma sinceramente è inconcepibile l’atteggiamento mostrato dalla Juventus soprattutto dopo gli incoraggianti primi minuti della sfida del Castellani. La Juventus aveva nonostante tutto la possibilità di giocarsi ancora le sue chances per la qualificazione in Champions, a dimostrazione che comunque qualcosa di buono si era costruito in un campionato così complicato, ma si è letteralmente sciolta dinanzi alle prime difficoltà, facendosi dominare per lunghi tratti da un Empoli libero di testa considerata la salvezza raggiunta la scorsa settimana. Il clima di incertezza che ha caratterizzato la stagione rappresenta uno dei motivi dei tanti errori individuali che hanno visto protagonisti in differenti occasioni i giocatori della Juventus, come in occasione della sfida di Empoli dove ci sono stati grossolani scivoloni sia in fase difensiva che offensiva.
Purtroppo in questa rosa mancano dei leader e questa assenza si è percepita in maniera enorme in un’annata dove tutti si sono aggrappati intorno ad Allegri, senza contare che nel corso degli ultimi anni non è mai stata definita una programmazione seria che avrebbe permesso al club di gettare delle solide basi, invece si è pensato che l’idea di un “istant team” potesse essere la strada più breve e vincente”.
La Marca: “Nonostante l’obiettivo già raggiunto si è vista a Roma una Salernitana determinata e matura”
La Salernitana – “Un pari all’Olimpico e la soddisfazione di aver fermato almeno una volta in campionato tutte le big della Serie A è il modo migliore per festeggiare la permanenza dei granata nel massimo campionato. Nonostante l’obiettivo già raggiunto si è vista a Roma una Salernitana determinata e matura che incarna alla perfezione lo spirito di mister Paulo Sousa e che ha giocato alla pari contro i giallorossi, dimostrando un’ulteriore crescita del collettivo che giornata dopo giornata sta assimilando i dettami tattici del tecnico lusitano. Meritano una menzione in questo percorso di crescita anche i due giovani centrali, Lovato e Pirola, che dopo un inizio anno non facilissimo, grazie anche alla fiducia di Paulo Sousa hanno offerto soprattutto nelle ultime settimane prestazioni rassicuranti e hanno mostrato di avere ulteriori margini di miglioramento”.
La Marca: “È evidente che si stia andando verso una possibile separazione ma credo che si potesse gestire meglio la vicenda in casa Napoli da tutte le parti in causa”
Il Napoli – “È evidente che si stia andando verso una possibile separazione ma credo che si potesse gestire meglio la vicenda da tutte le parti in causa, cercando di essere più chiari possibili proprio per il rispetto dei tifosi che durante i festeggiamenti di una vittoria storica stanno assumendo la consapevolezza che uno dei beniamini è pronto all’addio.
Credo che la società azzurra potrebbe optare per due strade: la prima puntare su un tecnico giovane emergente che a Napoli potrebbe esaltarsi come ad esempio Thiago Motta, la seconda che reputo più concreta di scegliere un allenatore di altissimo livello come potrebbero essere i vari Conte, Nagelsmann, Luis Enrique, eventualmente pronti ad abbracciare il progetto e che potrebbero proseguire il ciclo vincente iniziato da Spalletti ed essere un motivo per indurre i vari gioielli del Napoli in particolare Kim Min Jae ed Osimhen a resistere alle lusinghe dei top club stranieri almeno per un’altra stagione”.
La Marca: “Gasperini ha dimostrato in questi anni di essere un grande tecnico e non è un caso che spesso venga accostato alla panchina azzurra”
Idea Gasperini – “Ha dimostrato in questi anni di essere un grande tecnico e non è un caso che spesso venga accostato alla panchina azzurra. Credo che stuzzichi il suo nome per la capacità di riuscire a far crescere i calciatori, in quest’aspetto è sinceramente uno dei migliori in Europa, basti pensare a cosa è riuscito a fare con Hojlund e Scalvini, che rappresentano un patrimonio tecnico ed economico per l’Atalanta. Potrebbe essere uno dei nomi per il post Spalletti ma parliamo sempre di un allenatore che a Bergamo ha trovato l’ambiente giusto per proporre la sua idea di calcio e sarebbe davvero un peccato vedere scindere uno dei binomi più interessanti dell’ultimo decennio della nostra Serie A”.
a cura di Emanuele Cantisani