A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Bazzani, allenatore, talent di Dazn ed ex calciatore di Bologna e Sampdoria. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.
Bazzani: “Un tricolore vinto con largo anticipo ed in maniera strameritata, con una squadra che ha espresso un calcio entusiasmante non soltanto per i tifosi partenopei”
Scudetto dominato e raggiunto attraverso il bel gioco?
“Assolutamente. Un tricolore vinto con largo anticipo ed in maniera strameritata, con una squadra che ha espresso un calcio entusiasmante non soltanto per i tifosi partenopei, ma per tutti gli appassionati italiani”
Bazzani: “Da ex calciatore posso dire che non c’è paragone. La vittoria della Lazio credo sia stato un toccasana”
È stato bello anche vincerlo sul campo piuttosto che in albergo?
“Da ex calciatore posso dire che non c’è paragone. La vittoria della Lazio credo sia stato un toccasana. Poter festeggiare in diretta con i tifosi, dopo aver conquistato il punto sul campo è un qualcosa di fantastico”
Bazzani: “E’ un trionfo meritato anche per il tecnico. Spalletti ha sempre lavorato in maniera egregia, ed ha sempre raggiunto gli obiettivi prefissati. È sempre stato un calcio propositivo quello dell’ex Roma”
Cosa rappresenta l’arrivo a Napoli di un tecnico a cui è sempre mancata la scintilla finale, ma che si entusiasma in un contesto di incompiutezza come quello azzurro?
“E’ un trionfo meritato anche per il tecnico. Spalletti ha sempre lavorato in maniera egregia, ed ha sempre raggiunto gli obiettivi prefissati. È sempre stato un calcio propositivo quello dell’ex Roma, ed al mister mancava soltanto il traguardo del tricolore. È giusto che anche Luciano raccolga questo merito. Quale contesto migliore di Napoli per potersi finalmente laureare Campione? E’ un traguardo che si impreziosisce dell’epicità dei trentatré anni d’attesa”
Bazzani: “A Sinisa piaceva l’entusiasmo e lo spirito dei napoletani. Era una persona passionale, ed il cui modo di vivere il calcio si avvicinava a quello dei partenopei”
Mihajlovic aveva pronosticato questo tricolore azzurro…
“A Sinisa piaceva l’entusiasmo e lo spirito dei napoletani. Era una persona passionale, ed il cui modo di vivere il calcio si avvicinava a quello dei partenopei. Sarebbe stato sicuramente fiero di questo traguardo. Mi viene da dire che, anche pensando a Maradona, in pochi mesi abbiamo assistito alla vittoria del Mondiale qatariota dall’Argentina ed allo Scudetto azzurro. Sono i segni del destino…”
Bazzani: “Credo sia fisiologico. Il Napoli ha sempre sostenuto ritmi altissimi, e quando scavi un solco tanto profondo con le inseguitrici una flessione, sia psicologica che fisica”
Un Napoli che, tuttavia, ha dovuto fare i conti con una evidente flessione ad aprile?
“Credo sia fisiologico. Il Napoli ha sempre sostenuto ritmi altissimi, e quando scavi un solco tanto profondo con le inseguitrici una flessione, sia psicologica che fisica, è perfettamente comprensibile. C’era, difatti, una certa sicurezza del primato. Le rivali per il tricolore, infatti, non hanno mai sostenuto i ritmi degli azzurri, contribuendo a quello che è divenuto un distacco siderale con il Napoli”
Flessione che, invece, in Champions è costata cara.
“Il Napoli ha ammazzato il campionato, dominando gli avversari con prestazioni di altissima intensità anche nella competizione europea. La squadra, logicamente, ha poi dovuto pagare i ritmi straordinariamente elevati, sostenuti per gran parte della stagione, nel mese cruciale della suddetta. Se il campionato, a quel punto, poteva considerarsi chiuso, lo stesso non si poteva dire per la doppia sfida europea contro i rossoneri”
Bazzani: “Vedere la Samp in questa situazione fa male al cuore di chi vuole il bene di questo club. Viene da pensare che la Serie B sia davvero il male minore”
Serie B minore dei mali per i blucerchiati?
“Vedere la Samp in questa situazione fa male al cuore di chi vuole il bene di questo club. Viene da pensare che la Serie B sia davvero il male minore. Il calcio in generale dovrebbe interrogarsi su come sia possibile, per una società storica come quella blucerchiata, poter giungere sino a questo punto. A pagare le spese di questa situazione sono soprattutto i tifosi”
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