A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Daniele Verde, calciatore dello Spezia. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione de IlSognoNelCuore.com.
Verde: “Non credevo che l’infortunio potesse essere così pesante”
Una stagione che, dal punto di vista fisico, ti ha tolto qualcosa rispetto al solito?
“È stato inaspettato. Non credevo che l’infortunio potesse essere così pesante. Ho avuto un inizio di pubalgia, che poi si è trasformata in cronica. Tuttavia, ho lavorato sodo per curarmi. Ho avuto alti e bassi, ma adesso siamo alla fine e ci rimettiamo in carreggiata”
Verde: “Non smetterò di credere alla convocazione in nazionale”
Mancini avrebbe bisogno di calciatori come te, credi ancora nella convocazione?
“E’ sempre un sogno. Non mollerò e non smetterò di crederci, anche perché l’età me lo consente”
Verde: “Gli infortuni sono cose che capitano nella nostra carriera”
Pensiero per l’infortunio di Mazzocchi che impedirà al calciatore di giocare contro lo Spezia?
“Ho fatto già un in bocca al lupo personale a Pasquale. So per certo che è un guerriero, ed abbastanza forte da superare senza problemi l’infortunio. Purtroppo, sono cose che capitano nella nostra carriera”
Verde: “Quando ho affrontato Koulibaly dichiarai fosse il difensore più difficile contro cui giocare”
È più difficile affrontare Koulibaly o Kim?
“Quando ho affrontato Koulibaly dichiarai fosse il difensore più difficile contro cui giocare. Non potendo sfruttare la fisicità, ho sofferto particolarmente il duello fisico con il senegalese. Kim, invece, è meno prestante fisicamente, ma più agile ed abile con i piedi. Tuttavia, credo che i due centrali si equivalgano”
Verde: “Per me è sempre venuto prima il gruppo”
Quanto è importante avere rapporti sani, nonostante la competitività, in un gruppo?
“E’ il mio carattere. Non ho mai avuto problemi a coltivare certi tipi di rapporti, per me è sempre venuto prima il gruppo. D’altronde, se si vuole raggiungere un risultato di squadra, è necessario pensare al collettivo piuttosto che al personale. Il gruppo è una famiglia, e la base di una squadra. In tal senso, il Napoli andrebbe preso d’esempio. Negli azzurri la compattezza è una prerogativa, e questo costituisce la vera forza del gruppo”
Verde: “Abbiamo tanti giovani e non tutti hanno accusato il colpo dell’esonero di Gotti”
Quali sono state le sensazioni dello spogliatoio all’esonero di Gotti?
“Abbiamo tanti giovani e non tutti hanno accusato il colpo. Ho già affrontato una simile situazione ad Atene. Naturalmente, dispiace in virtù del rapporto che si è creato nel tempo con il tecnico. Tagliare subito e ripartire da zero non è stato facile, ma questo è il calcio. Noi siamo chiamati a rimboccarci le maniche, ed impegnarci in quel che è il nostro lavoro”
Verde: “Ci saranno partite importanti, non soltanto contro la Salernitana”
Come vi state preparando alla sfida salvezza contro la Salernitana?
“Siamo abituati a scontri del genere, è il terzo anno di fila in cui ci impegniamo nella lotta salvezza. Cerchiamo sempre di preparare la partita per mettere in difficoltà l’avversario. Ci saranno partite importanti, non soltanto contro la Salernitana, ma anche la gara contro i viola del prossimo impegno”
Verde: “Kvaratskhelia è stata una sorpresa”
Leao o Kvara: chi preferirebbe?
“Kvaratskhelia è stata una sorpresa. È bello avere nel campionato italiano un calciatore tecnico come il georgiano. Forse, l’attaccante del Napoli ha sorpreso più del portoghese. Tra i due, potrei mettermi nei panni di Kvara”
Verde: “Vestire la maglia azzurra rimarrà sempre un sogno nel cassetto”
Con un Lozano in partenza, è già arrivato un sondaggio da parte del Napoli?
“Non leggo certe notizie. La chiamata per me, però, non è arrivata. Non c’è stato nemmeno un sondaggio da parte degli azzurri. Vestire la maglia azzurra rimarrà sempre un sogno nel cassetto”
Verde: “Thiago non è una sorpresa, merita di andare in un top club”
Si aspettava la carriera di Thiago Motta, oggi anche in orbita Inter?
“Thiago non è una sorpresa, merita di andare in un top club. Motta si è fatto apprezzare e conoscere da calciatore, ma è anche una persona che ti colpisce dentro, al di là delle qualità come tecnico. Sta facendo davvero bene a Bologna merita quanto raccolto sinora”
a cura di Emanuele Cantisani