Dino Zoff, ex portiere, tra le tante, di Napoli e Juve, ha parlato del Boxing Day inglese e di Serie A ai microfoni di “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Boxing Day in Serie A, Zoff: “Non sono dell’idea di giocare sempre, ma forse lo si dovrebbe fare in modo differente”
Cosa manca alla Serie A rispetto alla Premier per arrivare a giocare in un giorno di festa? “Probabilmente giochiamo già tanto, ma dovremmo forse farlo ancora di più… Non sono, tuttavia, dell’idea di giocare sempre, ma forse lo si dovrebbe fare in modo differente. La mentalità della Premier è diversa sicuramente, ma di certo qualche partita si potrebbe disputare anche in questo periodo di festa”.
Boxing Day in Serie A, Zoff: “Non sono dell’idea di giocare sempre, ma forse lo si dovrebbe fare in modo differente. Juve? Situazione complicata, ma troverà sul campo di calcio la forza”
Quali saranno gli effetti della sosta sulle squadre italiane? “Si vedrà, perché al momento è possibile fare solo delle supposizioni, le quali hanno anche le loro ragioni. Vedremo quali saranno gli effetti sul Napoli, protagonista di un grande periodo prima della pausa Mondiali, o sulla stessa Juve, che sicuramente riprenderà il percorso positivo imboccato al termine della prima parte di stagione. Un possibile effetto è legato di sicuro al numero dei calciatori delle rispettive squadre, i quali sono stati impegnati nella Coppa del Mondo. La considerazione principale, tuttavia, è la convinzione di far bene e procedere lungo la strada vincente”.
Momento della Juve? Può influenzare l’andamento della squadra? “È una situazione complicata, ma di solito le formazioni riescono a trovare sul campo di calcio la loro forza. Non so quanto questa vicenda influenzerà l’andamento della Juve, ma i calciatori potrebbero avere quel quid in più da tirar fuori, diventando così il loro punto di forza”.
Giudizio della condotta di Martinez dell’Argentina fuori dal campo? “Io sono sempre rispettoso verso gli avversari, mi sento un uomo di sport. Ci sono sicuramente delle tensioni difficili da reprimere, ma per essere un vero campione bosognerebbe essere uomo dentro e fuori dal campo. A qualsiasi livello, è questo l’aspetto più rilevante”.
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